Contratto di solidarietà ipotesi di integrazione al 70%

Sono due gli emendamenti presentati con l’obiettivo di riportare anche per il corrente anno 2015 la percentuale della copertura a favore dei lavoratori coinvolti in contratti di solidarietà difensivi al 70%, in luogo dell’attuale 60% previsto dalla legge.
Nello specifico, si ricorda che i contratti di solidarietà stipulati ai sensi del d.l. n. 726/1984 (ai quali sono ammessi i datori di lavoro rientranti nel campo di applicazione della CIGS) prevedono a favore dei lavoratori in solidarietà, per le ore non lavorate, un’integrazione del 60% della retribuzione.
Ricordiamo che la percentuale del 60% e’ stata oggetto di interventi già negli ultimi anni: in particolare, per gli anni 2009/2010 (D.L. n. 78/2009, conv. In L. n. 102/2009 fu disposto – in via sperimentale – l’incremento del 20% della integrazione salariale, portando così la percentuale all’80% (al netto della aliquota del 5,84%). La medesima percentuale fu confermata fino al 2013; per poi scendere al 70% nel 2014 (L. n. 147/2013, art. 1, co. 186). E per il 2015 non e’ stato disposto nulla ne’ in legge di Stabilità ne’ nel d.l. Milleproroghe, con grande malumore delle parti politiche, dei sindacati e dei lavoratori che hanno visto alleggerirsi la loro busta paga. I due emendamenti prevedono, da un lato, un tetto di spesa fissato a 50 milioni di euro recuperati dal fondo sociale per l’occupazione e la formazione, e dall’altro, una priorità a favore dei contratti stipulati nel 2014.

Lascia il tuo commento

*